Cosa Visitare a Maniago - Albergo Montenegro

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Luoghi da visitare
a Maniago e nelle Dolomiti Friulane




MANIAGO – Città del coltello. La sua piazza, una tra le più grandi del Friuli ospita un fontana e sulla stessa si affaccia il Palazzo dei conti d’Attimis. Da visitare il Museo dell’arte fabbrile e delle coltellerie.

MONTE RAUT – Il Monte Raut è la continuazione meridionale del gruppo del Resettum, ed è l’ultima cima prima del Maniaghese a superare i 2000 metri di altezza.
L’escursione è molto appagante proprio per l’ampia vista panoramica che la sua posizione consente.
Si segnala la presenza di due piccoli tratti, attrezzati con fune metallica, a cui bisogna prestare particolare attenzione, nonché la particolare pesantezza dell’itinerario.



Forra del Cellina
Forra del Cellina: un incredibile canyon nel cuore delle Dolomiti Friulane
La riserva Forra del Cellina comprende la parte più significativa della incisione valliva scavata dal torrente Cellina nei calcari di età cretacica che costituiscono i rilievi posti tra Barcis e Montereale Valcellina, in provincia di Pordenone. L'aspetto morfologico è quello tipico di un grande canyon, il maggiore della regione e senz'altro uno dei più spettacolari d'Italia, con pareti verticali e imponenti fenomeni di erosione fluviale. Si tratta di un vero e proprio sistema di forre, confluenti l'una nell'altra, relativo ai corsi dei torrenti Alba, Molassa e Cellina.

Questo ambito naturalistico assume una particolare valenza storica per la presenza di alcune opere per lo sfruttamento a fini idroelettrici delle acque del Cellina e per il passaggio della vecchia strada della Valcellina, ed è pertanto una destinazione tipica per chi si trova a visitare Maniago e dintorni.
Lago di Barcis
Erto e Casso: il Parco delle Dolomiti Friulane
Il Centro Visite di Erto è il più importante e completo centro di documentazione e ricerche dedicato alla catastrofe del Vajont del 1963.
È diviso in due sezioni:
  • La prima sezione, intitolata “Vajont Immagini e memorie”, ospita una raccolta di foto d’epoca.
  • La seconda sezione, intitolata “Uno spazio della memoria”, descrive in modo dettagliato e scientifico l’intera vicenda dalla progettazione del bacino idroelettrico del “grande Vajont” fino al processo.
In questo sito si trova la palestra di roccia alla diga del Vajont (Erto), una delle più conosciute falesie di arrampicata del mondo. Sotto il roccione di Moliesa esistono più o meno trecento vie di arrampicata di diverse difficoltà.
Nella parte centrale, quella color giallo ocra, si concentrano le difficoltà maggiori, con vie che arrivano fino all’8c, cioè l’undicesimo grado.
Dolomiti Friulane
Antica Centrale di Malnisio
L’ex Centrale idroelettrica “Antonio Pitter” è uno splendido esempio di architettura industriale dei primi del Novecento ed è oggi un museo gestito dal Science Centre Immaginario Scientifico. Al suo interno è possibile vedere le turbine, gli alternatori, i macchinari e i reperti originali, perfettamente conservati, che raccontano la straordinaria avventura tecnologica che ha trasformato il torrente Cellina in fonte energetica.

Essa costituisce anche un prestigioso teatro per i divertenti percorsi interattivi dell’Immaginario Scientifico. Qui è presente uno Science Centre con exhibit hands-on, ovvero postazioni interattive da toccare e manipolare, per entrare in contatto con la scienza e la tecnologia in modo creativo e dinamico, partecipando in prima persona a ciò che accade quotidianamente attorno a noi.

La centrale è una delle prime in Italia e ha portato per la prima volta la corrente elettrica ai lampioni di Venezia, pertanto rappresenta già di per sé un buon motivo per visitare Maniago e le zone limitrofe.
Pofabbro
Poffabro: uno dei borghi più belli del Friuli
Chi vuole visitare Maniago non può non far tappa a Poffabro, un vero e proprio museo a cielo aperto nel cuore della Val Colvera.
La sua magia sta nell’effetto incantatore delle pietre tagliate al vivo e dei balconi di legno, elementi schietti e austeri che comunicano al visitatore un senso di intimità e raccoglimento nelle corti racchiuse su sé stesse o nelle lunghe schiere di abitazioni di pianta cinque-seicentesca.
Il bello del borgo sta proprio nell’umile realtà di pilastri, scale, ballatoi e archi in sasso, in armonia perfetta con la natura circostante.

“Poffabro, presepe fra i presepi” è il suggestivo appuntamento che ha luogo ogni inverno da metà dicembre a metà gennaio. Fra le strade acciottolate del borgo e le corti seicentesche, fino agli angoli più nascosti, per una volta illuminati, si scoprono oltre un centinaio di presepi, sempre diversi, minuscoli o imponenti, semplici o elaborati, dai più tradizionali ai più fantasiosi.
veduta del lago di Barcis e dolomiti friulane
Lago di Barcis
L'acqua, la terra e il cielo di Barcis travolgono il turista immergendolo in una natura meravigliosa e incontaminata che si rispecchia nel lago omonimo, a sua volta suggestiva scenografia di appuntamenti sportivi nazionali ed internazionali, eventi culturali e folkloristici e tradizioni friulane.

Per chi desidera visitare Maniago e il Friuli per praticare il proprio sport preferito, si segnala che presso il lago di Barcis è possibile praticare molte discipline:
  • vela;
  • surf;
  • canoa;
  • kayak;
  • hovercraft;
  • motonautica (Barcis ospita una gara internazionale di questa disciplina) ;
  • immersioni subacquee;
  • free-climbing;
  • speleologia;
  • parapendio.
“Questo lago bellissimo, con questa luce azzurra, con questa corona di montagne intorno che non possono non far sentire a ciascuno questo come un luogo proprio, quindi come un luogo universale; e universale è la poesia, universale è questa bellezza che fa esclamare ad una persona che mai c'era venuta <<Che bel posto!>>" (VITTORIO SGARBI)
Maniago veduta aerea
Percorso cicloturistico della Valcellina
Per gli appassionati delle due ruote che intendono visitare Maniago si segnala il percorso cicloturistico delle Dolomiti Friulane.
i Magredi
I Magredi: la Terra di Prati Magri
I Magredi si estendono su una superficie di circa 4372 ettari che fa parte di un'ampia area pianeggiante in lieve pendenza, la cui ossatura principale è costituita dall'enorme conoide di deiezione.

La Terra di Prati Magri, o Magredi, si trova in contatto sul versante nord con la fascia pedemontana delle Prealpi pordenonesi, mentre a sud si estende fin quasi a raggiungere la linea delle risorgive che notoriamente separa l'alta dalla bassa pianura friulana.

Le caratteristiche dei Magredi, termine che significa prato "magro", sono legate alla scarsa disponibilità d'acqua e di nutrienti per le piante. La mancanza di idrografia superficiale è dovuta alle particolari caratteristiche del suolo, il quale è estremamente permeabile.

Tale condizione ha favorito l'affermazione di questo paesaggio vegetazionale caratterizzato da praterie magre con radi arbusti, che i botanici definiscono "steppe edafiche".

Tale termine allude al fatto che la sua presenza è dovuta alla natura del suolo (componente edafica) in antitesi con le steppe dell'Europa centro orientale, legate invece al regime climatico continentale scarsamente piovoso.
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